Tra sabato e domenica si svolgeranno nei circoli del Pd di Bologna i congressi per l’elezione del nuovo segretario provinciale e dei segretari dei circoli stessi. Siamo così chiamati al primo passo del cammino congressuale che ci porterà l’8 dicembre a scegliere il nuovo Segretario Nazionale.

Mai il nostro partito e il nostro Paese si sono trovati a vivere situazioni così difficili e dolorose. Una crisi economica e sociale che sembra senza fine e un partito scosso alla sua base dalle conseguenze della mancata vittoria elettorale. Proprio per questo pensiamo che occorra, mai come ora, reagire e lavorare per cambiare le cose. Occorre scegliere con convinzione e libertà le personalità chiamate a guidare il Pd a tutti i livelli, dai territori al centro. Riconoscendo la propria vocazione federalista il Pd si è dato la regola di svincolare l’elezione dei segretari provinciali da quella per il segretario nazionale. Un partito guidato nei territori da personalità più autonome sarà più forte e più capace di interpretare i sentimenti e i bisogni dei nostri elettori e dei nostri militanti e farli pesare nella sede delle decisioni finali. Occorrono persone che sappiano mettersi al servizio della causa: il Pd va ricostruito e lo si deve nella trasparenza e nell’unità delle sue componenti.

Questo si propone di fare Raffaele Donini che abbiamo conosciuto e visto al lavoro negli anni che stanno alle nostre spalle e che sono coincisi con importanti appuntamenti elettorali a Bologna e nella provincia. Donini si è proposto come il segretario di tutti e molti democratici, siano essi sostenitori della mozione di Civati, di Cuperlo o Renzi, hanno già aderito al suo invito.

Nei giorni difficili dei mesi scorsi Donini si é impegnato perché il valore del Pd non andasse disperso e negli anni del suo primo mandato ha lavorato per realizzare un’anticipazione di quel partito innovativo, meno diviso, più trasparente e vicino alla società che avevamo immaginato quando fu fondato. Non ha mai dimenticato che le nostre radici stanno nell’Ulivo e che quella stagione è stata davvero la stagione della speranza italiana. Noi vogliamo che la speranza torni ad accompagnare il nostro impegno: la speranza di poter cambiare il nostro Paese e i nostri destini. Per questo sosteniamo e chiediamo di sostenere la sua candidatura a quanti si sono riconosciuti in quel progetto politico.

On Sandra Zampa, deputata del Partito democratico

On Vittorio Prodi, europarlamentare aderente al gruppo Progressive Alliance of Socialists and Democrats in the European Parliament